La multinazionale Standard Chartered ritiene che il dragaggio non possa essere aumentato a causa di una certa coincidenza, ma che un abbassamento del tasso di cambio sarebbe improduttivo.
Il fatto è che durante l'estate le quotazioni dell'oro hanno sofferto il rafforzamento della valuta americana, quindi non sorprende che per il quinto mese consecutivo il dragaggio abbia mostrato una dinamica al ribasso.
L'oro non scenderà ulteriormente, perché i rischi al ribasso si sono già riflessi sul prezzo. Inoltre, i fattori che sostengono il dragaggio sono il rischio di recessione, la domanda fisica e l'aumento dell'inflazione. Per questo la società prevede un calo del tasso di cambio entro il quarto trimestre del 2022 a 1700 dollari l'oncia.
Inoltre, la società ritiene che la Fed aumenterà i tassi solo di 50 punti base a settembre e che non ci saranno aumenti a novembre e dicembre.